Come abbiamo visto in precedenti articoli il sistema cardiocircolatorio necessita di molti controlli a vari livelli per funzionare correttamente. Ma c'è un altro problema che il corpo umano deve risolvere se si vuole che il sistema circolatorio funzioni bene ed è quello di una rottura accidentale di un vaso sanguigno.
Per flusso ematico si intende la quantità di sangue che passa nell'unità di tempo in un punto del sistema circolatorio e si denomina con la sigla Q.Con la formula Q=P/R si intende che il flusso sanguigno è proporzionale direttamente alla pressione arteriosa P e inversamente proporzionale alle resistenze vascolari R.E questo è facilmente intuibile ;per fare un esempio banale in autostrada a 3 corsie lo scorrimento delle auto è più veloce che in strada stretta ad una corsia.
Abbiamo visto in precedenti articoli che il cuore è altamente efficiente quando funzionano bene le arterie coronariche, le valvole cardiache e il sistema muscolare ,ma esiste un quarto sistema che contribuisce ed è essenziale all'efficienza cardiaca ,ed è il sistema del pacemaker, cioè il sistema della regolazione del ritmo cardiaco.
Qualcuno potrebbe chiedermi: cosa c'entra l'ipertensione arteriosa con l'evoluzione Darwiniana? Eppure c'entra, eccome. Mi spiego: per avere una pressione adeguata, come ho già detto altre volte, ci vogliono tre fattori: la forza sistolica del cuore, il volume del liquido ematico circolante nelle arterie, e le resistenze vascolari periferiche. Però non basta che ci siano questi fattori, essi devono stare entro parametri numerici precisi ,in modo che la pressione arteriosa stia normalmente tra 90/60 e 140/90. In altre parole i numeri reali danno conseguenze reali per la sopravvivenza.
La circolazione del sangue ,per essere efficiente necessita ,come abbiamo già visto in recedenti articoli, di una pompa aspirante e premente di grande efficienza e l'Intelligenza che ha creato la vita, ha progettato il cuore, con le sue quattro caratteristiche che lo rendono perfettamente funzionante e cioè la forza muscolare contrattile, il sistema vascolare coronarico, il sistema valvolare e il pacemaker elettrico. Ma per vincere le leggi naturali dell'inerzia, della forza di gravità e dell'attrito, deve esistere un quinto elemento, la pressione arteriosa. La pressione arteriosa si può definire quella forza che preme contro le pareti delle arterie e che fa si che si possano vincere le tre forze che ostacolano il cammino del sangue in tutto il corpo, e cioè la forza di inerzia, la gravità e l'attrito. Quando il cuore si contrae, spinge il sangue con forza contro le pareti delle grandi arterie e si ha la cosiddetta pressione sistolica; ma durante la diastole, il periodo di rilasciamento del cuore, continua a circolare il sangue e, circolando mantiene una certa pressione sulle arterie e questa pressione si chiama pressione diastolica.
Il sistema cardiocircolatorio, per mantenere al meglio il flusso ematico in tutto il corpo per fornire le sostanze necessarie alla sopravvivenza delle cellule, deve mantenere la pressione arteriosa entro dei precisi parametri che sono60/90 -80/140. mm.di HG ; al di sotto di 90/60 si ha l'ipotensione arteriosa, cioè il sangue non riesce ad avere un flusso adeguato a nutrire gli organi essenziali alla vita, soprattutto il cervello.
In questo articolo parliamo brevemente dell'arresto cardiaco e dei fattori che lo determinano. L'arresto cardiaco e' la diminuzione estrema o la cessazione completa della funzione sistolica del cuore e la cessazione della sua funzione elettrica. L'arresto cardiaco si chiama anche asistolia: il cuore non è più in grado di pompare sangue in tutto il corpo e nei polmoni: I sintomi sono: lo stato di incoscienza, l'assenza del polso e del battito cardiaco, l'assenza di respiro e l'assenza di stimolazione tattile.
Una legge di natura fondamentale è la forza di gravità che è la forza che attira verso il basso, verso la superficie terrestre, tutte le cose che hanno massa. Anche il sangue possiede una massa, e tende, quando noi siamo in posizione eretta a spostarsi verso il basso, cioè verso le estremità inferiori del corpo. Noi sappiamo che la pressione arteriosa che dà l'impulso al sangue di circolare è determinata da tre componenti: la forza della contrazione cardiaca, con funzione di pompa, la quantità di sangue circolante, e la resistenza periferica delle arteriole: esiste la pressione sistolica e la pressione diastolica, ma è importante la pressione media tra le due chiamata MAP che indica la pressione continuativa che determina il flusso costante nel corpo.
In precedenti articoli ho dimostrato che il cuore è responsabile del pompaggio del sangue nel circolo generale per inviare a tutti i tessuti i nutrienti necessari e l'ossigeno che è importantissimo ed essenziale per i bisogni energetici delle cellule e in particolare dei muscoli. Ho già detto che il corpo per le sue necessità energetiche richiede a riposo 250 ml. al minuto di ossigeno e in caso di intensa attività come una corsa veloce necessita di 3500 ml. di ossigeno al minuto.
Abbiamo già visto in un precedente articolo che la pressione arteriosa è quella proprietà del sistema cardiocircolatorio che fa superare le forze naturali d'inerzia, dell'attrito e della forza di gravità. Questa pressione deve però essere regolata bene, nelle più svariate circostanze della nostra vita, come lo stare supini ,alzarsi improvvisamente assumendo la posizione eretta, il correre .il camminare, lo stare in posizione invertita a testa in giù, etc.
Il cuore è un organo che compie un solo lavoro, quello di pompa, gli altri organi, per esempio il fegato, i reni e il cervello compiono molti lavori diversi, ma se non ci fosse il cuore si avrebbe un'assenza di nutrienti ed ossigeno che, attraverso il sangue pompato dal cuore ,alimentano tutti gli organi e tessuti. Ma non basta che il cuore abbia una funzione di pompa, deve averla in modo giusto, adeguato alle necessità del corpo.