Per flusso ematico si intende la quantità di sangue che passa nell'unità di tempo in un punto del sistema circolatorio e si denomina con la sigla Q.Con la formula Q=P/R si intende che il flusso sanguigno è proporzionale direttamente alla pressione arteriosa P e inversamente proporzionale alle resistenze vascolari R.E questo è facilmente intuibile ;per fare un esempio banale  in autostrada  a 3 corsie lo scorrimento delle auto è più veloce che in strada stretta ad una corsia.

Le arteriole possono aumentare o diminuire la resistenza che offrono allo scorrimento del sangue rilasciando o contraendo i muscoli circolari che le circondano. La variazione del flusso di sangue è direttamente correlato alla quarta potenza della variazione del diametro luminare; in altri termini se il diametro delle arteriole raddoppia il flusso di sangue aumenta di sedici volte. Il flusso di sangue è misurato in millilitri al minuto. Il flusso di sangue nella circolazione sistemica è a riposo di 5 litri di sangue al minuto. Con lo sforzo intenso arriva a 25 litri al minuto. Però non basta avere questo flusso perchè le cose vadano bene: è necessario anche che il flusso di sangue venga distribuito nei vari organi in quantità diversa in modo da compensare la sua dimensione e la sua attività metabolica, vale a dire il suo bisogno energetico. Per esempio il cervello di un uomo di 70 kg. pesa 1500 gr., cioè il 2% del suo peso corporeo, ma a riposo il cervello riceve 750 ml.al minuto di sangue ,cioè il 15% della gittata cardiaca. E questo perchè ,il cervello lavora sempre, anche a riposo, e necessita di una quantità di sangue adeguata: se non ricevesse una tale quantità di sangue il cervello si spegnerebbe perchè non può funzionare correttamente. Il cuore ha un peso di 300 grammi ,meno dell'1% di 70 kg, ma riceve un flusso di sangue pari a 250 ml.al minuto ,cioè il 5% della gittata totale e questo perchè il cuore è sempre funzionante 24 ore su 24.Ilmuscolo scheletrico invece, con una massa di 30 kg., cioè il 40 % del peso di 70 kg. riceve a riposo solo il 15% della gittata cardiaca, 750 ml.al minuto. Il restante flusso di sangue a riposo va al fegato (25%), al sistema gastroenterico (25%), ai reni (20%), al grasso (5%), alle ossa (5%), alla pelle (5%), ai polmoni (2,5%). A riposo le arteriole dei vari organi rispondono a vari fattori chimici intrinseci presenti attorno ad esse e poi rispondono a dei fattori estrinseci, cioè al di fuori delle arterie ed in particolare al sistema simpatico adreneregico che secerne le due sostanze chimiche adrenalina e noradrenalina che si legano nei vasi sanguigni dei vari organi a due tipi di recettori: i recettori alfa adrenergici e i ricettori beta adrenergici. Cosa succede in caso di attività fisica intensa? Il cuore e i muscoli scheletrici devono lavorare molto di più: il flusso di sangue al muscolo scheletrico aumenta moltissimo, sino a 28 volte, cioè 21 litri al minuto; il flusso di sangue al muscolo cardiaco si quadruplica, passando da 250 ml.al minuto a 1000 ml.al minuto. Il cervello invece mantiene il suo flusso normale di 750 ml.al minuto. Invece il flusso di sangue agli altri organi .come fegato, rene e app. gastrointestinale diminuisce, per esempio al fegato si passa da 1,5 l.al minuto ad 500ml.al minuto e cosi' via. Quali sono i fattori che fanno diversificare il flusso di sangue durante lo sforzo fisico intenso? Ci sono fattori intrinseci ed estrinseci: Anzitutto si formano sostanze vasoattive nelle arteriole che irrorano i muscoli scheletrici e il cuore che provocano una vasodilatazione; inoltre  le catecolamine adrenaliniche si combinano con i ricettori b2 adrenergici i quali, in seguito a questa unione e attraverso vari passaggi a cascata di tipo proteico, determinano una vasodilatazione delle arteriole muscolari e cardiache; come abbiamo già visto la vasodilatazione fa aumentare in modo esponenziale il flusso di sangue: nel muscolo scheletrico il  flusso di sangue aumenta di ben 130 volte; nello stesso tempo il sistema adrenergico provoca una vasocostrizione negli altri organi non impegnati nello sforzo per l'unione della adrenalina ai recettori alfa adrenenergici, anche qui con una serie di passaggi proteici enzimatici a cascata. Sembra proprio che il corpo sappia cosa deve fare per adattarsi allo sforzo, ma lo fa solo attraverso meccanismi chimici e proteici altamente progettati ,data l'estrema improbabilità che tutto questo sia avvenuto per caso: dobbiamo ricordare sempre che ogni proteina funziona attraverso una informazione digitale ,cioè attraverso l'esatto allineamento degli aminoacidi nella molecola. Anche questo meccanismo altamente integrato falsifica il darwinismo. 

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