Il cuore è un organo che compie un solo lavoro, quello di pompa, gli altri organi, per esempio il fegato, i reni e il cervello compiono molti lavori diversi, ma se non ci fosse il cuore si avrebbe un'assenza di nutrienti ed ossigeno che, attraverso il sangue pompato dal cuore ,alimentano tutti gli organi e tessuti. Ma non basta che il cuore abbia una funzione di pompa, deve averla in modo giusto, adeguato alle necessità del corpo.
Se non l'avesse avuta perfetta sin dall'inizio i nostri antenati sarebbero morti sin dall'inizio della storia pechè non avrebbero potuto sopravvivere alle esigenze del loro ambiente. Nell'articolo precedente ho parlato delle coronarie che alimentano di sangue il cuore, oggi parlerò delle valvole cardiache. Il cuore è diviso in due scompartimenti da un setto, scompartimento dx. e sx. I due scompartimenti sono suddivisi a loro volta in una parte superiore chiamata atrio, sottile, e una parte inferiore, più spessa chiamata ventricolo. I ventricoli sono divisi dagli atri da due setti trasversali e comunicano tra loro con delle valvole a forma di V con apertura apicale rivolta verso l'afflusso di sangue anterogrado, la valvola che collega l'atrio sin. col ventricolo sin. si chiama mitrale, e quella che collega l'atrio dx. e il ventricolo dx. si chiama tricuspide. Il ventricolo sinistro poi comunica col circolo generale attraverso l'aorta ed all'inizio di questa grossa arteria esiste un'altra valvola chiamata valvola aortica; il ventricolo dx. comunica invece con l'arteria polmonare attraverso un'altra valvola simile chiamata valvola polmonare. Le valvole quindi hanno la caratteristica quindi di aprirsi in direzione del flusso di sangue in avanti e di chiudersi in caso di flusso di sangue retrogrado. Quando il cuore si contrae durante il periodo sistolico diminuisce il volume della cavità ventricolare piena di sangue e, per una legge di natura aumenta la pressione nella cavità ventricolare rispetto all'aorta e alla polmonare e quindi ne segue che le due valvole si aprono facendo affluire il sangue nelle arterie aorta e polmonare; contemporaneamente le valvole atrio-ventricolari tricuspide e mitrale si chiudono impedendo al sangue di defluire all'indietro. Nel periodo diastolico accade il contrario; si dilata la cavità ventricolare, cala la pressione e si chiudono le valvole polmonari e aortiche, aprendosi invece le valvole tricuspide e mitrale perchè la pressione del sangue degli arti supera quella dei ventricoli. Questo gioco di apertura e chiusura delle valvole consente la normalità dell'afflusso in avanti del sangue e fa funzionare bene la pompa cardiaca. Il diametro di apertura delle valvole polmonari ed aortiche è normalmente di 3-4 cm; se per cause patologiche, in genere di tipo arteriosclerotico, oppure infettivo il diametro si riduce a 1-2 cm. si ha una stenosi moderata, in caso di diametro ridotto ad 1 cm. o meno si ha una stenosi serrata. Nella stenosi aortica moderata si ha una dispnea per sforzi lievi, cioè una mancanza di respiro, in caso di stenosi serrata si ha dispnea anche a riposo e tutto questo pechè la stenosi determina l'afflusso di una ridotta quantità di sangue nel circolo generale. Si può anche avere però una insufficienza valvolare, cioè le valvole non si chiudono del tutto, sempre per una patologia che le rende rigide; non chiudendosi del tutto una certa quantità di sangue rifluisce indietro diminuendo cosi' anche per questo motivo la quantità di sangue pompata ad ogni sistole. La stessa cosa può accadere alle valvole tricuspide e mitrale, con stenosi che determinano uno scarso afflusso di sangue dagli atri ai ventricoli e coll'insufficienza che determino un afflusso all'indietro del sangue. Tutto questo determina sempre un ridotto afflusso di sangue per ogni sistole nel circolo generale verso i tessuti. Capita spesso che la stenosi e l'insufficienza valvolare siano associate aggravando le condizioni del circolo. E' chiaro quindi che sin dall'inizio della storia dell'uomo le valvole cardiache dovevano non solo esserci ma funzionare bene nella giusta direzione, altrimenti il malfunzionamento valvolare non avrebbe consentito agli uomini primitivi di sopravvivere nella lotta per la vita. Anche il funzionamento delle valvole cardiache falsifica la teoria darwiniana, dei piccoli passi successivi e progressivi; la creazione deve essere stata improvvisa e perfetta sin dall'inizio