Sono pochi gli scienziati ammirati universalmente quanto Louis Pasteur (1822-95), la cui opera portò tanta chiarezza sul piano della conoscenza e immensi benefici in campo medico. Partendo dalla sua attività di chimico, dopo due secoli di contese, riuscì a dimostrare, in modo definitivo, che tutti gli esseri viventi (anche quelli così piccoli da essere invisibili) derivavano da altri esseri viventi uguali a loro, facendo incontestabilmente vedere l’inconsistenza dellagenerazione spontanea.
Di Alexander R. Williams
Articolo tradotto con permesso da www.creation.com
Articolo originale https://creation.com/flaws-in-dating-the-earth-as-ancient
Tradotto da Matteo D’ambrosio per AISO (www.origini.info)
Nel 1986 il leader delle riviste scientifiche, Nature, annunciò che le più antiche rocce di cristallo sulla terra, secondo il metodo di datazione degli isotopi, hanno 4,3 miliardi di anni e provenivano da Jack Hills, nell'Australia occidentale.
Secondo questa teoria, alcuni miliardi di anni fa tutta la materia dell’universo era concentrata in un piccolissimo spazio, non più grande di un pisello. Si sarebbe allora verificata una «Grande Esplosione» — un «Big Bang» (BB) per l’appunto — con l’espansione della materia e la formazione dei vari elementi chimici che costituiscono la Terra e i corpi celesti. Questa concezione non ha bisogno di presupporre un Creatore e consente di far risalire il tutto a cause puramente naturali e materiali.
Il filosofo Mariano Artigas confuta le tesi pseudo-scentifiche di Stewen hawking e di Richard Dawkins.
Nel bel libro divulgativo "Le frontiere dell'evoluzionismo" dimostra che molti discorsi degli evoluzionisti sono infarciti di ipotesi indimostrate presentate come dogmi.
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“Le tesi di Darwin ebbero una grande influenza nell’ambiente scentifico di quei tempi. Tuttavia, egli era ancora preoccupato, in quanto sapeva che la sua teoria si fondava nelle basi niente affatto solide.