Don Batten e il geologo Dr Tas Walker fanno una chiacchierata
Articolo tradotto con permesso da www.creation.com
Articolo originale https://creation.com/engineer-goes-back-to-school
Tradotto da Andrea Scalas per AISO (www.origini.info)
Il dottor Tas Walker ha lavorato come ingegnere per 30 anni per compagnie elettriche che gestivano centrali elettriche a carbone. Le stesse gestiscono anche generatori idroelettrici e generatori alimentati da grandi motori a reazione. Progettò nuove centrali elettriche, indagando su impianti a ciclo combinato, generatori eolici, energia nucleare, metano dello strato carbonifero, accumulo di pompaggio, energia solare e molte altre tecnologie.
Dominique Tassot Per la maggior parte della gente, la prova dell’evoluzione si trova nei fossili. Siccome gli animali che vivevano nel passato, e di cui ritroviamo i resti, erano diversi dagli animali attuali, allora significa che c’è stata un’evoluzione!..........
Intero articolo https://antidarwin.wordpress.com/2018/06/08/lerrore-di-darwin-a-proposito-dei-fossili/
L’evoluzione non è darwiniana: studio della Rockefeller ... antidarwin.wordpress.com Quando iniziai a presentare le tesi antievoluzioniste era il 2002 e in una corrispondenza con il professore Giuseppe Sermonti (https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Sermonti) e il dott........ leggi l'intero articolo |
Dominique Tassot Il «gradualismo» rese credibile la concezione di Darwin; ovvero l’idea che l’accumulo di piccoli cambiamenti nell’arco di migliaia d’anni finissero per illustrare il divario che separa i generi o le famiglie.......
Leggi per intero su https://antidarwin.wordpress.com/2018/06/11/limpossibilita-della-macroevoluzione/
Qual è la complessità minima per costruire il più semplice essere vivente e di conseguenza come era fatta la prima cellula? La possibilità che si sia partiti da qualcosa di molto più semplice e quindi più facilmente spiegabile rispetto alle cellule attuali sembra essersi arenata di fronte ad uno studio pubblicato su Sciencenel quale è emerso che il numero minimo di geni necessari per far funzionare una cellula è molto superiore a quanto sinora ipotizzato e, fatto forse ancor più rilevante, che le interazioni tra geni rendono più difficile anche immaginare un’evoluzione con i meccanismi neodarwiniani di caso e necessità.