Secondo questa teoria, alcuni miliardi di anni fa tutta la materia dell’universo era concentrata in un piccolissimo spazio, non più grande di un pisello. Si sarebbe allora verificata una «Grande Esplosione» — un «Big Bang» (BB) per l’appunto — con l’espansione della materia e la formazione dei vari elementi chimici che costituiscono la Terra e i corpi celesti. Questa concezione non ha bisogno di presupporre un Creatore e consente di far risalire il tutto a cause puramente naturali e materiali.

     Come per l’evoluzionismo, anche in questo caso c’è chi cerca una conciliazione con la Bibbia, per esempio dicendo quanto segue: ▪ 1) Ambedue parlano di un inizio; ▪ 2) il BB non dice nulla su ciò che c’era prima e perciò non esclude Dio; ▪ 3) alcuni poi ritengono che, mentre per la creazione degli esseri viventi la Bibbia ci indichi un’età di migliaia di anni, per la creazione della materia (e perciò anche per le rocce della Terra o della Luna) la Bibbia ci dica solo che è avvenuta «in principio». Questi ragionamenti hanno una loro sensatezza e non stravolgono apertamente il testo biblico, bisogna però distinguere, da una parte, ciò che emerge da un’analisi interna al testo biblico e, dall’altra, gli adattamenti che facciamo per rendere compatibile la Bibbia con la scienza prevalente.

     Il BB, poi, sembra in declino, visto che la prestigiosa rivista New Scientist del 22/5/04 ha pubblicato una protesta firmata da 150 (diconsi centocinquanta) scienziati di varia tendenza e di tutto il mondo, nella quale fra l’altro si afferma: «La teoria del big bang dipende da un numero crescente di entità ipotetiche e mai osservate […] non può sopravvivere senza queste frottole […] Oggi praticamente la totalità delle risorse finanziarie e di sperimentazione nella cosmologia sono dedicate agli studi sul big bang».

 

     Riassumendo e concludendo.

     ■ 1) Il BB è necessario agli evoluzionisti, i quali hanno bisogno di dare una qualche spiegazione sull’origine della materia e dei vari atomi.

     ■ 2) Non contrasta esplicitamente con la Bibbia, ma è più compatibile col credere in un Dio che col credere nel Dio rivelato dalla Genesi.

     ■ 3) Come Darwin cerca di spiegare l’origine delle specie attuali dicendo che vengono da altre specie (spostando il problema anziché risolverlo), così il BB cerca di spiegare l’origine della materia dicendo che viene da una materia preesistente, nascondendo tutti i problemi dentro un pisello.

     ■ 4) Come per l’evoluzionismo, l’impressione è che sia una teoria «dimostrata» e che «tutti gli scienziati la credono», ma ciò deriva però dal fatto che ambedue le teorie sono imposte dogmaticamente e a chi non l’appoggia viene tolta la parola.

     ■ 5) Si collega all’abiogenesi e all’evoluzionismo (sistema evoluzionista); si contrappone invece al creazionismo, che crede in un Dio trascendente che ha creato dal nulla (Eb 11,3), mentre il BB suggerisce una materia eterna (panteismo).

     ■ 6) Per chi crede che Gesù ha trasformato istantaneamente l’acqua in vino, che ha risuscitato il corpo in putrefazione di Lazzaro, semplicemente chiamando quest’ultimo, e crede che Dio ha creato tutto per mezzo di Gesù (Gv 6,1-13; 11,43; 1,3-10), — è più facile e coerente credere che Dio abbia creato tutto per mezzo della parola (2 Pt 3,5), piuttosto che credere che abbia concentrato la materia in un piccolissimo volume, per poi dar origine a tutto, facendolo esplodere. 

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