Articolo tradotto con permesso da www.creation.com
Articolo originale http://creation.com/evidence-for-genetic-entropy
Tradotto da Eleonora Battezzato per AISO (www.origini.info)
Figura 1. La raccolta di mutazioni nell’ H1N1 umano. Il ceppo pubblicato Brevig Mission del 1918 venne utilizzato come riferimento (riga in grassetto) per il confronto con tutti i possibili genomi dell’H1N1 che infettano gli umani. Ci sono due linee di andamento distinti nei dati. I campioni dell’epidemia del 2009-2010 e i campioni aggiuntivi dal 2011-2012 sono cerchiati. Questi e i punti sparpagliati sono tutti derivati dalla versione suina dell’H1N1. I punti rimanenti rappresentano l’accumulo di mutazioni nella versione “umana” dell’H1N1: dal 1918 alla sua iniziale estinzione nel 1957, una pausa di 19 anni, la sua reintroduzione nel 1976 (dal ceppo approssimativamente dal 1955, dopo di che il conteggio delle mutazioni continua dove si era fermato) e una seconda scomparsa nel 2009.
Il mio collega John Sanford ed io abbiamo pubblicato un articolo di recente su un giornale secolare con ciò che crediamo essere delle profonde implicazioni.(1) La nostra affermazione basilare è che “l’entropia genetica” è attiva nel mondo reale, il che suscita alcune domande sul ruolo della selezione naturale e sulla sopravvivenza a lungo termine delle specie nel futuro.
Ispirato liberamente, tradotto liberamente, e rielaborato dai lavori degli scienziati John F. Ashton (“Evolution Impossible” cap.4) e Don Batten
INTRODUZIONE: Il concetto di evoluzione è parte dell’insegnamento di biologia in molti paesi nel mondo.
Il documentario come la serie della BBC “The Genius of Charles Darwin” presenta l’evoluzione ad un pubblico generale sostenendo che l’evoluzione sia un “fatto”.
Ma è proprio vero che l’evoluzione è un “fatto”?
In questo articolo esamineremo il fondamento base della teoria darwnista, ovvero il meccanismo con il quale essa funziona. La teoria darwinista, o meglio, neo-darwinista infatti sostiene che per via di mutazioni genetiche casuali selezionate dalla selezione naturale si possano formare forme di vita totalmente nuove.
IMPLICAZIONI DELLE LEGGI DELL’INFORMAZIONE UNIVERSALE: DIO ESISTE
1) Esiste un mittente intelligente che ha creato l’informazione genetica
a) L’informazione universale può solo essere creata da un mittente intelligente (LSI-4)
b) L’informazione contenuta/espressa nel sistema di sintesi proteica del DNA/RNA è IU (Informazione Universale) poichè rientra all’interno della definizione di IU
c) Quindi l’IU contenuto nel DNA/RNA deve essere stato creato da un mittente intelligente
Ricordiamoci che tutti i tentativi evoluzionistici di spiegare la presenza di IU negli esseri viventi presuppongono già l’esistenza dell’IU (per far evolvere un organismo da un altro l’IU deve già esistere) assieme a tutto il sistema di trascrizione e traduzione.
Gli evoluzionisti hanno delle “reazioni allergiche” verso il Polline Precambriano. I fossili del Sud America sono oltre un miliardo di anni fuori tempo.
di Emil Silvestru e Carl Wieland
Articolo tradotto con permesso da www.creation.com
Articolo originale http://creation.com/pollen-paradox
Tradotto da Eleonora Battezzato per AISO (www.origini.info)
Sir Walter Raleigh d’ Inghilterra, il quale introdusse il tabacco e le patate in Europa, è meglio conosciuto per aver presumibilmente utilizzato il suo costoso mantello per coprire una pozza di fango, per proteggere i piedi della Regina Elisabetta I. Fu decapitato dal suo successore James I (noto per la sua traduzione della Bibbia KJV) nel 1618, ma non prima di diventare il primo Europeo a scoprire il Monte Roraima nel Sud America. La sua cima, 2810m (9,219 piedi) sul livello del mare, si trova in Venezuela.(1) Il luogo funse anche da scenografia per il famoso racconto di Conan Doyle “Il mondo perduto”.
LEGGI SCIENTIFICHE DELL'INFORMAZIONE
Ora descriveremo le sei leggi più importanti della natura riguardanti l’informazione
LSI-1
L’informazione universale è un’entità fondamentale non materiale.
Il materialismo, anche se è diventata la visione dominante, è un dogma ingiustificato.
La realtà in cui viviamo è divisibile in due categorie fondamentali: quella materiale e quella non materiale.