Tratto da http://progettocosmo.altervista.org/index.php?option=content&task=view&id=162
Da svariati anni il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) continua a pubblicare articoli su articoli contro il movimento Intelligent Design e il creazionismo. Questo potrebbe sembrare un po' strano a prima vista, sembrerebbe quasi che la concezione di una natura avente una causa intelligente sia quello che essi temono di più e quindi il loro vero bersaglio, e il "paranormale" sia solo un falso bersaglio di copertura...
Questo esempio non vuole confutare il meccanismo usato dagli evoluzionisti per spiegare l’origine dell’informazione (ciò che programma ogni essere vivente e ne determina strutture e complessità), ma solo criticare gli esempi di selezione naturale: fringuelli di Darwin e falene, come esempio dell’evoluzione, come prova di un processo creativo.
Nessuno nega che ogni specie avesse un antenato comune, le variazioni all’interno delle specie si possono spiegare con la selezione di un ampio pool genetico. Il problema su cui ci si dovrebbe soffermare sono le mutazioni, materiale ipoteticamente utile per selezionare caratteristiche del tutto nuove.
La giovane e brillantissima neuroscienziata Suzana Herculano-Honzel è andata a guardare direttamente come stanno le cose, mettendo a punto un metodo originale e veloce per contare “finalmente” e attendibilmente il numero dei neuroni cerebrali, attraverso un processo che realizza, dissolvendo le strutture di connessione, un “brodetto” omogeneo che lascia intatti i nuclei neuronali. La soluzione in provetta è omogenea e, agitandola, consente di stendere su vetrini preparati che possono essere facilmente “letti” e produrre, per inferenza, calcoli molto precisi sul numero totale dei neuroni cerebrali (considerato fideisticamente nei manuali di testo intorno ai 100 miliardi di neuroni per l’uomo).
Amedeo Da Pra è uno studente del liceo classico di Milano "Tito Livio."
Ha molto da insegnare, nonostante di anni ne abbia solo 15. Leggete un pò......
Piú volte nelle lezioni ho sentito usare esempi di selezione naturale come prova della teoria evolutiva.
Indipendentemente dal fatto che il meccanismo spiegato per rendere credibili i cambiamenti macroevolutivi sia vero, mi sembra alquanto impreciso usare esempi di selezione naturale come dimostrazioni della teoria evolutiva, in quanto fenomeni diversi, anche se ipoteticamente correlati.
esistono nella scienza verità che sono tali ma non sono suscettibili di dimostrazione. Ad esempio il teorema di Goldbach << un numero pari può essere sempre ottenuto mediante la somma di due numeri primi>>. Benché questo assunto sia assolutamente vero non esiste la dimostrazione di una tale verità. Allora cosa concludiamo? Che una cosa vera in aritmetica non può essere dimostrata con gli assiomi con i quali è fondata l’aritmetica. Dobbiamo per questo buttare nel cestino tutta l’aritmetica?
Il Teorema di incompletezza di Godel (1931)<<all’interno di un sistema di proposizioni logiche ne esisterà sempre almeno una che è indecidibile>> Questo significa che le grandi costruzioni del pensiero logico come la Geometria o l’Algebra sono sistemi incompleti. Dunque chi afferma << se Dio esiste dimostramelo con un sistema di affermazioni logiche >> dimostra di non conoscere (magari non per colpa sua) i limiti del pensiero matematico.