http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/convegno-antievoluzionista-col-patrocinio-del-comune-1.336745«Quale verità sulle origini della vita?»: il titolo della conferenza pubblica in programma oggi alle 17alla Malatestiana è abbastanza generico da non suscitare sospetti. I promotori della Chiesa Cristiana Avventista sono sicuramente brave persone. Più problematico è il riferimento, sul manifesto che pubblicizza l’evento, agli enti che collaborano: ‘Evoluzione scientifica’ e ‘Comitato antievoluzionista’.

A parte l’uso disinvolto di una neolingua di orwelliana memoria, suscita qualche perplessità in più il simbolino di una scimmietta barrata. Come dire: stop a Darwin. Sì, perché lo si capisce chiaramente dai relatori, l’iniziativa ha una decisa intonazione antievoluzionista. Ossia indirizzata a criticare la teoria dell’origine della vita (e dell’uomo) unanimemente accettata dalla comunità scientifica. I convegnisti sono Fabrizio Fratus (sociologo), Ferdinando Catalano (fisico) Francesco Arduini (storico), Stefano Bertolini (ingegnere). Significativamente: né un biologo né un genetista, neanche uno zoologo. Si tratta di quattro sostenitori – sia pure con diversi accenti – di teorie antievoluzionistiche, creazioniste o legate al cosiddetto ‘disegno intelligente’. Teorie che basano l’origine della vita sulla lettura ‘integrale’ della Genesi biblica oppure sull’idea che l’evoluzione verso l’uomo sia stata comunque guidata dalla mano di Dio. Teorie che non godono di nessuna considerazione presso la comunità scientifica internazionale e che soprattutto negli Stati Uniti sono legate a doppio filo a movimenti integralisti o di estrema destra.

In un’intervista Ferdinando Catalano, testimone di Geova ed esperto di ottica, racconta che il suo interesse per il creazionismo è nato «dalla mia personale esigenza di verificare il racconto della Creazione alla luce delle acquisizioni scientifiche. Senza una buona dose di onestà intellettuale, non avrei superato il forte pregiudizio nei confronti del racconto biblico della Creazione. Mi stupivo ogni volta di più dell’inconsistenza delle mie precedenti convinzioni e della forte aderenza del Genesi alle evidenze empiriche». In un quadro simile, e in mancanza di un contraddittorio con scienziati, appare alquanto singolare il patrocinio del Comune di Cesena e l’annunciato saluto dell’assessore alla cultura Christian Castorri.

Emanuele Chesi 

 

Risponde Fabrizio Fratus

 

Certamente non mi aspetto sorrisi e abbracci ogni qual volta vi è un convegno pubblico sulla teoria di Darwin organizzato dal mondo anti evoluzionista assieme ai creazionisti; certe considerazioni, però, sono ridicole come diverse pretese materialiste di spiegare la natura e la vita. Non stupisce quindi il pezzo a firma di Emanuele Chesi sul Resto del Carlino di Cesena di sabato 25 ottobre, non stupisce nel senso che sappiamo di avere un nemico molto agguerrito e pronto ad attaccarci e sappiamo che le sue armi non sono MAI di sostanza. Il tentativo è ormai ben conosciuto: invece di dimostrare che in questi convegni si fanno errori scientifici, il tentativo è quello di delegittimare i relatori. Ma il giornalista del quotidiano sa di cosa parla? È preparato sull’argomento? Ecco sa scrive ad un certo punto:

 

la teoria di Darwin … unanimemente accettata dalla comunità scientifica”

 

Per il giornalista, quindi, tutti gli scienziati sono d’accordo… Come sappiamo questa è la peggiore delle stupidate possibili in questo tipo di discorso sugli antievoluzionisti, Ribadisco subito che il neodarwinismo non è accettato da tutti gli scienziati, anzi sono in continuo aumento quelli che si allontanano e prendono le distanze dall’ipotesi sviluppata da C. Darwin come si può facilmente verificare tramite una breve ricerca sul web. Inoltre non ha senso l’affermazione; la Scienza (con la S maiuscola, cioè quella che noi definiamo vera e non speculativa come il neodarwinismo) non segue la logica numerica di maggioranza ma quella sperimentale ed empirica. Quindi, la comunità scientifica può essere (e non lo è) composta da tutti gli scienziati esistenti, ma non è il numero a dare validità alla tesi sostenuta, la veridicità di una ipotesi come di una teoria è la sua prova sperimentale ed empirica e ad oggi non vi è nessuna prova oggettiva a sostegno delle tesi dei teorici del neodarwinismo.

 

Il nostro autore dell’articolo continua:

 

“…né un biologo né un genetista, neanche uno zoologo”

 

Anche questa affermazione è irrilevante e credo che tutti, pensandoci bene, comprendano l’insensatezza di contenuto di questa considerazione. Già domenica 26 ottobre a Milano vi è stato un doppio incontro di un biologo creazionista in tour in Italia: Philip Bell. L’elenco di biologi e gentisti non darwinisti è lungo e in Italia abbiamo Enzo Pennetta sempre pronto e preparato.

 

Continuando si legge  che:

 

In un quadro simile, e in mancanza di un contraddittorio con scienziati…”

 

Il giornalista, probabilmente inesperto sull’argomento, non ha verificato bene sul web in quanto avrebbe scoperto che vi sono stati contraddittori anche in Italia, uno organizzato dal UAAR: 

 

DARWIN DAY UAAR A MILANO
Giovedì 12 febbraio, ore 20.30
Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano
dibattito su Evoluzione della specie e intelligent design: tra etica, ricerca scientifica e fede religiosa
Intervengono:
Silvio Viale, medico, Associazione Luca Coscioni,Augusto Vitale, etologo e saggista
Armando Massarenti, responsabile pagina “Scienza e Filosofia” de Il Sole 24 Ore – Domenica Stefano Giliberti, ingegnere, Associazione Studi sulle Origini, Fabrizio Fratus, sociologo e saggista, Ferdinando Catalano, fisico e saggista,Moderatore Fabrizio Amadori

 

E altri organizzati dall’associazione presieduta da Stefano Bertolini e cioè dall’A.I.S.O., a Milano è intervenuto il dott. Roberto Verolini, sostenitore delle tesi darwiniste come a Roma dove insieme a lui era presente anche il dott. Aldo Piombino. Ma se Emanuele Chesi avesse verificato bene avrebbe scoperto che sono gli studiosi dell’evoluzionismo che non vogliono confronti arrivando a “minacciare” professori disponibili al dibattito di fare perdere loro la cattedra come riportato da Libero: All’Università di Bergamo ingresso vietato ai creazionisti   

 

Con una piccola ricerca, il giornalista, sarebbe arrivato sulle pagine del quotidiano on line la Voce d’Italia scoprendo un interessante ciclo di interviste a evoluzionisti come ad antievoluzionisti, invito tutti ad andare a a verificare la sostanza di quanto affermato dai diversi intervistati. Oltretutto, proprio in quell’occasione, vi fu la sfida pubblica di Stefano Bertolini a Marco Ferraguti professore di biologia evoluzionista presso l’università di Milano di un dibattito/contraddittorio… Sfida caduta nel vuoto in quanto i teorici del neodarwinista sanno bene di non avere risposte alle considerazioni e alle prove che vengono presentate dagli anti evoluzionisti: http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=80295&corr=1

 

Come sempre, noi, siamo pronti a qualsiasi dibattito e confronto di tipo scientifico, storico e sociologico sulla grande frode del neodarwinismo.

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