Spesso gli evoluzionisti fanno un parallelo fra Darwin e Galilei, perché ambedue hanno affrontato temi scientifici di grande rilievo anche in altri campi (culturale, etico, teologico, politico e altro). In questo c’è un’evidente similitudine e Darwin ha indubbiamente segnato il mondo a lui posteriore.

Fra i due ci sono però anche importanti differenze, che vengono taciute dagli evoluzionisti (e così implicitamente negate).

     ■ 1) Galilei fu perseguitato, mentre Darwin ebbe grandi onori.

     ■ 2) Contro Galilei si scatenò l’Inquisizione, mentre gli oppositori religiosi di Darwin ebbero con lui pubblici e civili confronti.

     ■ 3) L’opera di Galilei delegittimava la classe dirigente del suo tempo, quella di Darwin era in sintonia con i valori praticati dalla borghesia inglese di quel tempo, alla quale apparteneva e che era ansiosa di liberarsi dai vincoli di un puritanesimo pervasivo, per lanciarsi in una concorrenza («lotta per l’esistenza») senza remore verso i perdenti (la «prevalenza del più adatto» era spiacevole per alcuni, ma faceva comunque avanzare il progresso).

     ■ 4) Galilei proseguiva l’opera scientifica di chi l’aveva preceduto e preparò l’opera di chi l’avrebbe poi seguito, invece Darwin riesumava e riprendeva il vecchio trasformismo pre-scientifico, in contrasto con tutti i grandi biologi che l’avevano preceduto (SpallanzaniLinneo) e contro l’emergente genialità di Pasteur e Mendel: tutti seguaci del fissismo.

     ■ 5) Dove c’è stata libertà, gli avversari di Galilei tacquero presto e presto si cessò di scrivere libri contro l’eliocentrismo da lui difeso, mentre oggi, solo in lingua italiana, ci sono una ventina di libri in commercio che sono dichiaratamente antidarwinisti.

     ■ 6) L’obiettivo di Galilei fu di trovare le leggi che sottostanno all’apparente confusione, andando da ciò che potrebbe essere possibile a ciò che è certo. Darwin fece appello continuamente a ciò che potrebbe essere possibile, valutando poi il possibile come probabile, anzi certo. Galilei mostrò esperimenti e prove concrete, Darwin fece spesso appello alla sua personale autorità («Io credo…»; si veda Darwin e le razze) e si appellò a possibili scoperte future, per far dimenticare il fatto che non poteva mostrare prove.

     ■ 7) Ciò che sostenne Galilei era contrario al senso comune (che percepisce la Terra ferma con il Sole che gli gira intorno), mentre ciò che propose Darwin (trasformazione delle specie eGenerazione spontanea) è ciò che intuitivamente pensano i bambini e le persone senza cultura, che amano fantasticare sulle magie che possono succedere nel bosco; ciò è in sintonia con i racconti mitologici, più che con la scienza sperimentale. Anche per questo qualcuno è arrivato a definire il darwinismo come «una favola per adulti».

     ■ 8) Darwin era inglese e il creazionismo attuale è emerso negli Stati Uniti: è un confronto interno al mondo anglofono, dove negli ultimi quattro secoli non si sono mai bruciati o proibiti libri. La discussione verte sulla legittimità o meno di insegnare l’evoluzionismo o il creazionismo in uno spazio come quello scolastico, che è di tutti e che si chiede tenga conto di tutti. Nella società, invece, c’è libertà assoluta, sia per gli evoluzionisti che per i creazionisti. Raccontare il contrasto che c’è negli Stati Uniti con categorie italiane (Galilei contro Inquisizione), significa essere disinformati, o si è scelto di ingannare il pubblico con argomenti di facile presa

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