triceraptusArticolo tradotto con permesso da www.creation.com

Articolo originale http://creation.com/triceratops-soft-tissue

Tradotto da Matteo d’Ambrosio per AISO (www.origini.info)

Wikipedia/Allie_Caulfield

 

 

Triceratops

 

 

 

MOLTI TESSUTI MOLLI DI DINOSAURO TROVATI E DATATI AL CARBONIO

Pubblicato 19 novembre 2016

Phil K dai Stati Uniti d’America scrive,

Nell'articolo ristampato oggi (8/2/2016) originariamente pubblicato il 22 gennaio 2013, il Dr. Carl Wieland replicò nella sezione Commenti che la Creation Research Society era in possesso di un pezzo di tessuto molle di un Triceratops che stava per essere testato per Proteine, DNA, e C14.

Cercai il sito del CMI per “Triceratops” e non trovai I risultati di questi test. Sono molto curioso di sapere quali fossero I risultati di quei test. Ce li avete?

Joel Tay, CMI, risponde:

Caro Phil K,

Penso tu ti riferisca al commento del Dr. Wieland su questa pagina: https://creation.com/c14-dinos. I tessuti molli del Triceratops cui fa riferimento il Dr. Carl Wieland qui nella sezione commenti fu probabilmente in riferimento a una parte del progetto  iDINO promosso dalla Creation Research Society.

… ciò che vediamo non sono semplici biofilm (biopellicole), ma tessuti molli altamente strutturati in ossa di dinosauro.

Strati di tessuto molle ed estensibile furono scoperti nelle corna frontali di un Triceratops. 1 Una volta esaminate sotto un microscopio elettronico a scansione, le cellule osteocite delle ossa furono viste assieme alla straordinaria preservazione strutturale delle cellule. Questa includeva anche la preservazione di sottili proteine che si estendevano dalla membrana cellulare chiamata filipodia. Questi filipodia misuravano meno di 300 nm di diametro ed erano visti ramificarsi nella matrice ossea sottostante.2

Qualche scettico nel passato ha provato a respingere le pretese che i tessuti molli sono semplici biofilm lasciati dai batteri. Il rapporto speciale del progetto  iDINO confuta gli scettici dimostrando sotto lo microscopio elettronico a scansione, che ciò che vediamo non è semplicemente biofilm ma tessuti molli altamente strutturati nelle ossa di un dinosauro. Questo si schiera fortemente contro l'idea che il fossile è vecchio 65 milioni di anni come molti evoluzionisti affermano.

Più recentemente Brian Thomas e Vance Nelson datarono al carbonio un numero di fossili di dinosauro incluso due esemplari di Triceratops Horridus. 3 I due campioni diedero una datazione in anni di 33.570 ±20 e  41,010±220.4

… il tempo di dimezzamento del DNA mitocondriale moa è riportata nella letteratura in 521 anni. Questo serve solo per aggravare il problema dell'evoluzione dato che il DNA, cellule di sangue rosso, proteine ossee, etc., non dovrebbero essere presente in fossili antichi se essi fossero veramente così vecchi.

Nello stesso numero del rapporto del progetto speciale iDINO Brian Thomas pubblicò un articolo sul biomateriale originale fossile, in cui discute la scoperta di proteine (cioè collagene) e DNA in fossili provenienti da differenti strati. Egli discute anche dei meccanismi di preservazione ai quali gli scettici si sono appellati quando provavano a spiegare perché il biomateriale si trova in questi supposti fossili antichi.5 La pagina dice anche che il tempo di dimezzamento (a 13.1°C) del DNA mitocondriale moa è riportata nella letteratura in 521 anni (una cifra che l'autore considera irrealisticamente lunga). E questo ancora una volta serve solamente ad aggravare il problema dell'evoluzione dato che il DNA, cellule di sangue rosso, proteine ossee, ecc., non dovrebbero essere presente in fossili antichi se essi fossero veramente così vecchi.

L'idea che tessuti molli possano esistere per 65 milioni di anni è altamente problematica per l'evoluzione dal momento che ci aspetteremmo che i tessuti molli siano completamente disintegrati in un periodo di tempo ben più corto. La preservazione dei tessuti molli nei dinosauri si adatta molto bene alla comprensione biblica che I fossili di dinosauro sono l'evidenza di un rapido seppellimento causato dal diluvio universale pochi migliaia di anni fa.

Spero che questo sia di aiuto,

Joel Tay

Referenze e note

  1. Anderson, Kevin., Echoes of the Jurassic, CRS Books, Chino Valley, p.21–26, 2016.
  2. Per un ulteriore lettura prego rivolgersi a: Anderson, Kevin, Echos of the Jurassic, CRS Books, Chino Valley, 2016; e The iDINO Project Special Report, CRSQ 51:229–313.
  3. Thomas, B. and Nelson, V., Radiocarbon in Dinosaur and Other Fossils, CRSQ 51:299–311, ‎‎2015‎.
  4. Un campione che si propone provenga dall'era del Diluvio non bisogna aspettarsi che dia una “datazione al radiocarbonio” di 5000 anni, ma piuttosto di 20.000 o 50.000 anni. Infatti questo è ciò che coerentemente ottiene uno da campioni di olio, gas e fossile di legno dai strati presumibilmente vecchi “milioni di anni”. La ragione è: la datazione al radiocarbonio presume che il rapporto attuale di 14C/12C di uno in un trilione (dopo ricalibrazione per via della Rivoluzione Industriale) fu il rapporto iniziale degli oggetti datati. Ma questo rapporto sarebbe stato molto più piccolo prima del Diluvio per il fatto che la terra aveva un campo magnetico terrestre più forte. Così gli oggetti pre e para diluviani, avrebbero cominciato con un rapporto iniziali di 14C/12C molto inferiore e la quantità misurata oggi sarebbe altrettanto minore, divenendo cosi (mal)rappresentato come più vecchio. Vedi: What about carbon dating? Capitolo 4, The Creation Answers Book.
  5. Thomas, B., Original Biomaterial in Fossils. CRSQ 51:232–247, 2015

 

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