Su Science del 13 dicembre scorso è stato pubblicato uno studio intitolato "Exonic Transcription Factor Binding Directs Codon Choice and Affects Protein Evolution" nel quale si parla della scoperta di un secondo codice nascosto nella sequenza di basi del DNA. Come sappiamo i nucleotidi secondo il codice genetico vengono letti in triplette (codoni) per indicare quali aminoacidi debbano essere inseriti nella formazione di una determinata proteina. La scoperta sorprendente è che su alcuni tratti di DNA, contemporaneamente al codice genetico che legge le basi a tre per volta (triplette), esiste un secondo codice che le legge le stesse basi per ricevere invece indicazioni sulla regolazione genica.
Della cosa si è occupata anche Pikaia che ha così commentato la notizia:
pochi giorni dalla fine dello scorso hanno la rivista Science ha pubblicato un'importante scoperta che potrebbe avere profonde implicazioni sul nostra conoscenza del DNA. Alcuni codoni, le triplette di nucleotidi che identificano un aminoacido durante la sintesi delle proteine, hanno due funzioni: oltre a quella 'classica' di selezione dell'aminoacido corrispondente nel processo di traduzione dell'informazione scritta nel DNA per la formazione delle catene polipeptidiche delle proteine, sembra infatti che giochino anche un ruolo di primo piano nella regolazione genica.
A circa 15% dei codoni localizzati nelle sequenze codificanti della maggior parte dei geni umani (in circa l'86%), infatti, si legano i fattori di trascrizione, le proteine che regolano l'attivazione dei geni. Tali codoni da oggi saranno noti con il nome di duoni. Oltre alle svariate implicazioni in medicina e biologia evoluzionistica, viene quindi risolto il 'problema' della ridondanza del codice genetico (il fatto che diversi codoni codifichino per lo stesso aminoacido): codoni diversi hanno da un lato la stessa funzione, quella di selezionare lo specifico aminoacido, dall'altro no, in quanto possono legare diversi fattori di trascrizione.
Riferimenti:
AB Stergachis et al Exonic Transcription Factor Binding Directs Codon Choice and Affects Protein Evolution. Science
Effettivamente, data la stringatezza dell'articolo e la mancanza di considerazioni, sarebbe più opportuno dire che questo è il modo in cui la notizia "non" è stata commentata.
Provando a supplire brevemente possiamo dire che la scoperta equivale a quella che avesse fatto uno studioso di letteratura che si fosse accorto che un romanzo può essere anche letto diversamente e diventare un manuale per usare il cellulare se anziché usare una lingua, come ad esempio l'inglese, si usasse l'italiano.
Pensando al fatto che le informazioni contenute nel DNA, secondo la teoria neodarwiniana, sono state paragonate alla fortunata combinazione ottenuta da un esercito di scimmiette che battendo a caso i tasti del computer scrivono un'opera di Shakespeare, bisogna dire che queste scimmiette cominciano davvero ad essere un po'troppo brave...
Inoltre, come correttamente riportato nell'articolo su Pikaia, questa scoperta darebbe un senso al fatto che esistono diverse triplette che codificano per uno stesso aminoacido (ridondanza), infatti se la tripletta codifica per uno stesso aminoacido di un'altra, il duone invece avrebbe un significato diverso rendendo necessaria la "ridondanza" per poter essere espresso.
Dopo la scomparsa del DNA spazzatura arriva dunque la scomparsa del fenomeno della ridondanza delle triplette e la comparsa di un ulteriore livello di complessità: nel DNA resta sempre meno posto per le conseguenze del meccanismo di evoluzione neodarwiniano basato sulle mutazioni puramente casuali.