Negli anni 90 in Italia solo il genetista Giuseppe Sermonti e il Paleontologo Roberto Fondi mettevano in discussione la teoria di C. Darwin, oggi le cose sono cambiate e nel mondo come nel nostro paese il neodarwinismo è fortemente in difficolta; questo anche grazie a molti studiosi e attenti osservatori che senza interessi particolari si sono occupati di divulgare la realtà su una ipotesi decisamente senza capo ne coda. Tra questi c’è il giornalista Marco Respinti molto attento a quanto avviene negli Usa come in Italia per quanto riguarda il materialismo e le sue (bislacche) teorie.
Respinti pubblicò un ottimo saggio nel 2007 (Processo a Darwin per la Piemme) in cui portò a un processo di tipo scientifico quanto veniva presentato come fatto dai diversi scienziati che si rifanno all’evoluzionismo. Oggi, il Respinti, torna con forza sull’argomento neodarwinismo con un nuovo titolo: “Evoluzionismo: dubbi e obiezioni”, i quaderni del Timone. Il testo è veloce, preciso e senza mezze parole e il nostro giornalista spiazza e demolisce le certezze dei darwinisti. Composto in 6 capitoli entra nel dettaglio di diverse questioni imbarazzanti per la teoria materialista.
Le conclusioni del giornalista sono senza scampo:
“…Insomma, l’evoluzionismo non dimostra affatto la propria ipotesi perché si sottrae sistematicamente e intrinsecamente al metodo scientifico. Nulla di quanto racconta è visibile, descrivibile, sperimentabile, riproducibile. L’evoluzionismo non è scienza: il più delle volte è una “fede”, sovente un’ideologia, talvolta una frode. Non fornisce prove, non mostra fatti.”
Il saggio è consigliato a tutti, a coloro che vogliono farsi un’idea del dibattito in corso e a chi ha già una preparazione specifica della materia.
Ben tornato sull’argomento caro Marco Respinti