In altri precedenti scritti da me inviati in precedenza a questo sito ho affermato una mia convinzione comune ad altri studiosi che il cervello è la condizione necessaria ma non sufficiente peri fenomeni che riguardano la coscienza e le percezioni sensoriali ed emozionali coscienti. Infatti tutti gli impulsi che arrivano al cervello dagli organi sensoriali come potenziali elettrochimici d'azione e poi interpretati dal cervello come percezioni coscienti non, possono spiegare la coscienza .Diceva il filosofo Liebniz che se noi potessimo entrare dentro il cervello perche' ridotti a dimensioni microscopiche noi non potremmo mai vedere la coscienza che è' dunque una cosa che sfugge all'indagine materiale.
Ora tutto ciò è confermato da recenti indagini sui fenomeni chiamati NDE ,accaduti a molte persone in stato di premorte clinica .Alcuni di questi casi sono stati ricordati dal giornalista Antonio Socci in un bel libro intitolato 'tornati dall'aldilà' editore Rizzoli. In questo libro Antoni Socci cita uno studio recente del medico Von Lommel che descrive circa 400 di questi casi di NDE avvenuti presso gli ospedali olandesi. Due in particolare sono citati nel libro: uno è l'esperienza di un signore di 45 anni che è stato soccorso in strada per un malore da infarto con arresto cardiaco e successivo trasporto in ospedale nel reparto di rianimazione in stato di coma. Li in sala rianimazione un'infermiera al fine di intubarlo gli ha tolto una dentiera mobile che aveva nell'arcata superiore e l'ha posta in un cassetto nel tavolino portaoggetti nella stessa sala. Una volta ripresosi e svegliatosi dal coma il paziente è stato portato nel reparto di degenza dove era presente l'infermiera che gli aveva tolto la dentiera: non appena il signore l'ha vista le ha detto: lei si che sa dove si trova la mia dentiera' è nel cassetto portaoggetti della sala di rianimazione. L'infermiera ,stupefatta incominciò ad interrogare il paziente e lui le ha riferito che durante la rianimazione vedeva dall'alto il suo corpo steso sul lettino ,l'infermiera che gli ha tolto la dentiera e tutti medici che facevano le manovre per rianimarlo. Egli ha aggiunto che non riusciva comunicare con loro per dire che non era morto e che non dovevano smettere la rianimazione .La sua esperienza è stata molto traumatizzante ma riferisce che da allora non ha avuto più paura di morire. L'esperienza che ha avuto questa persona non può essere certamente un'allucinazione dal momento che ha riconosciuto persone reali e in particolare l'infermiera che le aveva tolto la dentiera ,d'altronde ,essendo in coma e col cervello inattivato non poteva certo riconoscere le persone che erano attorno a lui nè scorgere il tavolino dove l'infermiera aveva messo la dentiera. Ha sperimentato quindi una situazione reale ,ma fuori dal proprio corpo. Un secondo caso degno di attenzione è quello di Vicki, una ragazza che in seguito a prematuranza era affetta da atrofia dei bulbi oculari e della zona visiva del cervello ;essendo completamente cieca dalla nascita non ha mai potuto vedere niente. Ebbene all'età di 22 anni ,in seguito ad incidente stradale riportò gravi lesioni ,fratture multiple e lesioni cervicali per cui andò in coma durante il quale ha vissuto una NDE durante la quale dall'alto ha potuto vedere la scena dell'incidente ,i soccorritori e una ragazza stesa a terra che all'inizio non riusci' a riconoscere come se stessa perchè essendo cieca non ha mai potuto vedere se stessa ;ha visto però un anello che la ragazza portava al dito e l'ha riconosciuto dalla forma a dalle dimensioni come il suo anello di nozze che conosceva bene perché l'aveva potuto tante volte toccare (come è noto i ciechi hanno il senso del tatto molto sviluppato e pertanto ha potuto dedurre che quella ragazza distesa era lei stessa; ha pensato quindi di essere morta ma che da morta poteva vedere per la prima volta il mondo che la circondava. Giunta in camera di rianimazione all'ospedale ha potuto vedere tutte le manovre di rianimazione ;ad un certo punto racconta che è salita in alto ,ha varcato con facilità il soffitto dell'ospedale e ha incominciato a salire in alto senza ostacoli ,ha incominciato a sentire una mucica dolcissima e si trovò in un luogo incantevole con alberi ed uccelli e vedeva chiaramente altre persone come degli esseri luminosi :ha potuto incontrare due sue amiche morte anni prima da bambine anch'esse cieche che ora le apparvero come delle adolescenti piene di vita ha potuto conoscere altre due persone anziane che erano morte anni prima e la sua mamma morta due anni prima che ,sebbene lontana cercava di abbracciarla. Riferì anche che in quei momenti avvertiva di poter avere ogni tipo di conoscenza che voleva; era quindi in un'altra dimensione del tempo e dello spazio. Ad un certo punto avvertì che stava ritornando nel proprio corpo e riferì che questo ritorno fu molto doloroso e angosciante per lei. Anche questa esperienza non può essere una allucinazione perché la ragazza era cieca dalla nascita e nemmeno nei suoi sogni vedeva mai qualcosa. E' accaduto invece che ha potuto vedere non cogli occhi del suo corpo che era in coma ma con gli occhi di un'altra entità che noi possiamo chiamare anima e che vede non più coi sensi materiali. Queste esperienze che ho descritto potrebbero essere considerate la prova scientifica sia dell'esistenza dell'anima spirituale sia della sopravvivenza dell'anima dopo la morte clinica. Tutte le cause naturali addotte dai materialisti per spiegare questi fenomeni non reggono, come per esempio l'ipossia cerebrale, l'azione delle endorfine ecc. Tutte queste spiegazioni non possono reggere per spiegare le esperienze che ho descritto e tante altre esperienze analoghe descritte nei vari studi che sono stati fatti. Il pensiero materialistico è in grande difficoltà a spiegare questi fatti. Da tener presente che dopo dieci secondi da un arresto cardiaco il cervello presenta eeg piatto e dopo 4 minuti si hanno lesioni irreversibili del cervello. Le esperienze NDE indicano invece che durante questo periodo di inattività cerebrale vi può essere una grande e potente attività della coscienza.