Come più volte ho detto nei miei scritti le cose più importanti nella vita delle cellule non sono soltanto la funzione specifica delle proteine ma il loro controllo ,cioè bisogna evitare che la funzione sia sregolata sia nel senso di eccesso che in senso di diminuzione ed esistono pertanto nelle cellule dei metazoi dei sistemi raffinati ed irriducibilmentecomplessi che regolano queste funzioni. Riguardo per esempio lamoltiplicazione cellulare esistono dei geni chiamati protooncogeni che inducono con vari meccanismi la cellula a duplicarsi. Uno di questi è per esempio un recettore di membrana che riconosce un fattore di crescita secreto in un determinato momento della vita
dell'organismo da cellule appositamente deputate a questo ;il fattore di crescita si attacca al suo ricettore provocando una modifica di conformazione della proteina che attiva una cascata enzimatica che induce la cellula a moltiplicarsi. Una mutazione di questo protooncogene ricettore di membrana provoca una modifica difunzione di questa proteina nel senso che nasce una proteina con una funzione alterata che determina una attivazione permanente del recettore che diventa indipendente dalla presenza o meno del fattore di crescita :anche in sua assenza il ricettore è attivo. Il protooncogene è diventato cosi un vero e proprio oncogene ,cioè una proteina che predispone la cellula a diventare cancerosa Tutti i protoncogeni mutati diventano oncogeni. E' sufficiente per produrre l'oncogeno che sia mutata una sola copia del gene corrispondente. Non così avviene per gli oncosoppressori che sono altri geni
che inibiscono la moltiplicazione cellulare. Per aversi l'inattivazione della proteina corrispondente è necessario che mutino tutte le due copie del gene. Per questo il cancro non si verifica subito ma ci vogliono varie mutazioni ,non solo degli oncogeni ma anche degli oncosoppressori. Tutte le sostanze oncogenetiche come il fumo di sigaretta, i raggi ultravioletti, i raggi x provocano molte mutazioni che inducono la cellula a diventare cancerosa; vi sono molti meccanismi irriducibilmente complessi che tendono a proteggere la cellula dai mitogeni. Uno dei geni principali di questa protezione è il P53 che codifica la proteina omonima p53 la quale ha la funzione principale di correggere gli errori di trascrizione del DNA evitando le mutazioni: quando l'errore è irrimediabile induce con un altro meccanismo la morte programmata della cellula con DNA alterato: meglio la morte che una cattiva funzione che può diventare pericolosa per la vita dell'organismo. A mio avviso tutte le mutazioni che accumulandosi provocano il cancro confermano la teoria dell'entropia genetica di Sanford. Le singole mutazioni cioè non sono capaci di provocare danni gravi alla cellula ma accumulandosi provocano effetti devastanti alle cellule e all'organismo: All'inizio c'era l'ordine e l'organizzazione poi con le mutazioni casuali subentra il disordine e infine la morte. All'inizio della vita esisteva l'intelligenza e la ragione