L'eritropoiesi ovvero la formazione dei globuli rossi è un meccanismo a cascata molto complesso e rigorosamente programmato. Questo processo passa attraverso più cellule intermedie e richiede un periodo che va dai 7 ai 10 giorni circa e la produzione viene controllata dall'ossigeno che entra nel midollo osseo dove avviene: meno ossigeno è presente, più globuli rossi vengono prodotti, per un processo di feedbak. La produzione dei globuli rossi viene stimolata dalla eritropoietina, una glicoproteina che viene sintetizzata soprattutto dal rene e in minima parte dal fegato.
L'eritropoietina, giunta nel midollo osseo, effettua una selezione: elimina le cellule meno buone consentendo solo ad alcune di raggiungere la maturità e diventare eritrociti. Questo processo di selezione viene fatto attraverso l'apoptosi, ossia la morte cellulare programmata, il cui processo è innestato dalla eritropoietina. L'eritropoietina viene secreta dalle cellule endoteliali del rene: l'anemia che si verifica spesso nei pazienti con insufficienza renale è dovuta al fatto che il rene poco funzionante secerne poca eritropoietina. I globuli rossi derivano da una cellula multipotente chiamata cellula mieloide che darà luogo ai globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Le cellule staminali della linea eritroide sono le prime ad essere sensibili all'influsso dell'eritropoietina; questo ormone si lega ad un recettore specifico della cellula staminale eritroide che è stimolata a dividersi, e a produrre emoglobina, la proteina che capta l'ossigeno. La cellula si trasforma in proeritroblasto, cellula con grande nucleo, poi la cellula si trasforma in eritroblasto basofilo, senza nucleolo, poi in eritroblasto policromatofilo, in parte basofilo, in parte acidofilo. Successivamente l'eritroblasto policromatofilo si trasforma in eritroblasto ortocromatico con nucleo piccolo e finalmente da quest'ultima cellula avviene la trasformazione dell'eritrocita che è privo di nucleo allo scopo di far posto in tutta la sua superficie alla emoglobina. Il globulo rosso maturo ha una forma biconcava e in questo modo la sua superficie risulta più grande della forma sferica; questo fa si' che la superficie del globulo rosso è l'ottimale consentito per la captazione di più ossigeno possibile per la maggiore quantità di emoglobina che può essere presente in una superficie biconcava. Questa breve rassegna del processo di sviluppo eritroide fa subito pensare ad una grande programmazione a cascata di irriducibile complessità, sono necessari tutti i passaggi or ora descritti ed è necessaria l'eritropoietina. E’ anche necessario il recettore dell'eritropoietina. E’ necessario che le cellule renali possano secernere al momento giusto l'eritropoietina, è necessrio anche che a poco a poco vengano espressi tutti i geni al momento giusto dando luogo a tutte le cellule dello sviluppo eritroide, alla scomparsa del nucleo e all'attivazione del gene dell'emoglobina, E' un processo altamente complesso ed irriducibile: all’origine vi è certamente un'intelligenza