Se all'inizio della vita non ci fosse stata subito la DNA polimerasi con tutto il corredo delle molte proteine che accompagnano la sua azione la vita, come oggi la conosciamo, non sarebbe nemmeno potuta nascere. Infatti la DNA polimerasi è l'enzima che duplica la doppia elica del DNA e quindi rende possibile la duplicazione della cellula.
La DNA polimerasi è un enzima molto complesso, delle dimensioni di 900 kilodanton, costruito con varie parti montate assieme che contribuiscono tutte alla copiatura dei due filamenti del DNA, per la enorme importanza è un enzima altamente conservato in tutte le specie animali, giacchè mutazioni di varie parti dell'enzima lo rendono inefficace per la sua funzione. Per svolgere la sua azione l'enzima è coadiuvato da una ventina di proteine diverse, tra cui è importante l'elicasi che ha la funzione di svolgere l'elica del DNA dal suo avvolgimento a riposo e liberare cosi' i due filamenti che vengono copiati poi dalla DNA polimerasi. Ci sono vari tipi di DNA polimerasi: solo un tipo svolge la copiatura, altri tipi invece svolgono altri compiti molto importanti, come quello di correzione degli errori; infatti solitamente ogni 2500 basi nucleotidiche copiate succede un errore di copiatura, nel senso che viene immessa una base sbagliata che non si può appaiare con la base nucleotidica complementareAG e citosina –timina. In questo caso la DNA polimerasi specifica per questo compito torna indietro e rimedia all'errore, come fa tornare indietro il tasto canc. nel computer quando avviene un errore di scrittura. Con questa correzione delle bozze la percentuale di errori di copiatura si abbassa enormemente e nell'uomo si verifica meno di un errore di copiatura ogni 3 miliardi di basi essendo il DNA umano composto di 3 miliardi di basinucleotidiche, praticamente non esistono errori ad ogni moltiplicazione cellulare. La DNA polimerasi è però fatta in modo che non riesca a copiare le ultime basi alle estremità dei cromosomi , questo inconveniente che può causare una perdita progressiva di informazione ad ogni moltiplicazione cellulare, viene rimediato dalla presenza dei telomeri che sono una serie di nucleotidi ripetitivi alle due estremità di ciascun cromosoma. Questi telomeri vengono posti sui cromosomi da un enzima specifico chiamato telomerasi. La telomerasi è attiva, cioè è espressa nelle cellule germinali, ma non nelle cellule somatiche che si moltiplicano, per cui accade che ad ogni ciclo replicativo nelle cellule che si moltiplicano una parte dei telomeri vengano sempre eliminati e non ne vengano aggiunti altri, dato che la telomerasi non è attiva.
Dopo un ciclo di 80 moltiplicazioni successive tutti i telomeri vengono persi e il cromosoma incomincia ad essere intaccato nella sua parte codificante e perde informazione, a questo punto scatta il meccanismo della morte cellulare programmata e la cellula alterata nel suo DNA muore. Soltanto le cellule rose, a causa di mutazioni mantengono in attività la telomerasi che continua a produrre i telomeri nelle cellule cancerose che quindi si possono considerare immortali, immortalità che l'organismo stesso paga molto caro. Le cellule cancerose possono considerarsi come dei parassiti dell'organismo in cui si producono perchè vivono e si moltiplicano in modo illimitato senza rispettare i controlli che il corpo adotta per avere l'armonia dell'insieme. Ma distruggendo l'organismo che lo ospita il cancro alla fine uccide anche se stesso. Il vantaggio delle cellule tumorali nei riguardi dell'organismo ospitante è quindi solo apparente. Questo meccanismo dei telomeri e della telomerasi è quindi estremamente controllato e l'enzima telomerasi ed i telomeri devono essersi formati subito, all'inizio dello sviluppo degli organismi eucarioti. I bacteri infatti non hanno bisogno di telomeri perchè posseggono un DNA circolare, chiuso su se stesso. Anche i telomeri e la telomerasi sono l'espressione di una irriducibile complessità, non può essere sorta attraverso processi casuali: un Mente deve averli ha prodotti