In un precedente articolo abbiamo visto come il corpo, attraverso la tiroide riesce a controllare la temperatura interna basale e le malattie che portano alla perdita del controllo. Ma ci sono altre malattie, non legate alla tiroide che fanno perdere il controllo della temperatura interna. Una di queste è la febbre, cioè un aumento della
temperatura interna dovuta a sostanze pirogene emesse da bacteri o virus durante una infezione, o da cellule dell'immunità, o da alcuni tipi di cellule tumorali. La febbre ,quando supera i 42 gradi conduce alla letargia e alla morte.
Oltre la febbre esiste il cosiddetto colpo di calore: quando si fa una fatica fisica intensa, in un ambiente caldo-umido, i meccanismi di regolazione della temperatura vengono meno e la temperatura interna può crescere oltre i 32 gradi con morte successiva e ciò perchè le temperature elevate denaturano le proteine del corpo, compresi gli enzimi che non possono funzionare più bene: inoltre le temperature elevate destabilizzano le membrane cellulari: si ha quindi, per queste ragioni la sofferenza di tutte le cellule e soprattutto
di quelle cerebrali che sono molto sensibili alla variazione di temperatura, con conseguente letargia e morte. Ma anche le temperature troppo basse risultano estremamente dannose. Ciò si verifica quando ci si trova in ambiente molto freddo e poco coperti: se la temperatura interna scende al di sotto di 33 gradi, venendo meno i meccanismi di controllo, il funzionamento delle cellule si abbassa enormemente e si ha l'assideramento con sofferenza cerebrale, letargia e morte. La capacità dei nostri antenati di vivere e riprodursi dipendeva dalla loro capacità di regolare la loro temperatura interna; i numeri reali hanno conseguenze reali, se la loro temperatura
interna saliva oltre i 42 gradi o scendeva al di sotto 33 gradi ,sarebbero morti. La temperatura interna deve essere quella giusta per conservare l'integrità delle proteine affinchè il cervello e gli altri organi interni funzionino correttamente. Questo significa che non bastano i meccanismi irriducibilmente complessi per sopravvivere ,ma l'organismo deve "SAPERE" che il range di temperatura in cui bisogna essere dentro per sopravvivere deve essere quello giusto. La funzione tiroidea, e il sistema nervoso
simpatico e le ghiandole sudoripare, devono sapere come fare per avere la temperatura giusta, come il corpo deve sapere come avere l'ossigeno giusto, l'anidride carbonica giusta, gli ioni idrogeno giusti, l'emoglobina giusta, il ferro giusto, l'acqua, il sodio, il potassio, il glucosio, giusti, la frequenza cardiaca e la pressione giusti. La disfunzione di uno solo di questi sistemi si traduce in morte, o sofferenza grave. Quello che si è imparato finora per mantenersi in vita rende forse soddisfacenti le teorie dei biologi evoluzionisti e rendono queste teorie intellettualmente soddisfacenti? sono inadeguate e semplicistiche le teorie evoluzionistiche. Vedremo la prossima volta come è possibile che siano potuti evolvere gli animali a sangue caldo dagli animali a sangue freddo.