In precedenti articoli abbiamo parlato molto del sistema cardiocircolatorio, ma quando un tessuto o un organo si forma ,è necessario che venga subito irrorato e riempito di vasi sanguigni ,altrimenti non può sopravvivere perché  gli manca il nutrimento necessario. Il meccanismo principale per la formazione dei vasi sanguigni inizia con l'intervento di vari fattori di crescita ,tutte proteine, dei quali il più importante è il VEGF,(fattore di crescita dell'endotelio vascolare):

Di VEGF ce ne sono di vari tipi:il VEGF A,IL B,il C ,il D e il PIGF ,implicato nell'angiogenesi in caso di ischemia. Tutte queste proteine VEGF sono codificate da un unico gene che contiene 8 esoni che vengono rimescolati attraverso splicing alternativi formando diverse proteine simili tra loro ,ma con diverse funzioni, per esempio la B crea l'angiogenesi  embrionale, la C la  genesi dei vasi linfatici ecc. La più importante comunque è la VEGF A che provoca: la migrazione e mitosi delle cellule endoteliali, la creazione del lume dei vasi sanguigni, attraverso processi di morte cellulare programmata al centro dell'ammasso cellulare destinato ad essere il vaso futuro, creazione di fenestrazione nei vasi capillari, vasodilatazione, per rilascio di ossido nitrico, chemiotassi di macrofagi e granulociti,. Come fa questa proteina a compiere tutte queste funzioni? Essa si lega ad un suo recettore tirosinchinasico legato alle membrane cellulari endoteliali. I recettori hanno una porzione extracellulare a cui si lega il VEGF A ,una porzione intramembrana , e una porzione intracellulare ad attività tirosin chinasica. Appena la proteina si lega al suo recettore scatta un meccanismo di dimerizzazione del recettore, cioè il recettore si unisce all'altro vicino e si ha nello stesso tempo una fosforilazione dei residui di tirosina nella molecola dei recettori: da questo momento scatta un meccanismo molto complesso che porta alla moltiplicazione delle cellule endoteliali, all'avvicinamento della matrice extracellulare all'endotelio e alla formazione del lume dei caillari e dei vasi. Quando scatta il segnale per la formazione di nuovi vasi? Soprattutto scatta quando ci sono condizioni di ipossia, cioè di carenza di ossigeno che si verifica quasi sempre quando si forma un nuovo tessuto: esiste una proteina chiamata fattore HIF :Il fattore HIF è il risultato della combinazione di due proteine HIF1 alfa e HIF1 beta.La HIF 1 alfa ,in presenza di alte quantità di ossigeno viene idrossilata ed avviata alla degradazione,invece in ambiente povero di ossigeno non viene idrossilata, si può unire alla HIF1beta che ,unendosi alla VEGF A la attiva avviando la cascata proteica che porta alla moltiplicazione endoteliale e alla formazione dei nuovi vasi sanguigni, Purtroppo questo processo vale anche per i tumori perché  essi ,crescendo illimitatamente determinano un ambiente povero di ossigeno e quindi attivano la formazione dei vasi dentro la massa tumorale che consente la sua sopravvivenza e anche l'invio di metastasi. Come si vede da queste brevi note questo processo è estremamente complesso e funzionalmente integrato: non funziona se manca una sola delle proteine descritte e di altre che determinano la moltplicazione delle cellule endoteliali, la fusione delle cellule endoteliali con lo stroma fibroso e la formazione del lume vasale. E' un processo altamente integrato ed è molto evidente che è il risultato di un progetto di una Mente che sapeva quello che faceva. Un'altra volta vedremo che questo processo è ancora più complesso

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