ll sistema cardiocircolatorio non è un sistema statico, ma dinamico e si adatta a tutte le situazioni che richiedono un massimo sforzo muscolare, come correre, saltare, cacciare: i nostri antenati dovevano correre per cacciare e procurarsi il cibo e per non essere mangiati, e quindi il sistema cardiocircolatorio sin dall'inizio si doveva adattare alle diverse esigenze del corpo. Il sistema ,a riposo ,è come un'automobile col motore al minimo, quando l'auto deve correre od arrampicarsi in una salita ,il conducente deve schiacciare la leva del gas per immettere più carburante e dare più energia al motore e ai pistoni, e l'auto corre più veloce. La stessa cosa succede per il sistema cardiocircolatorio. Durante il riposo il cuore funziona al minimo, dando l'energia necessaria per le funzioni di base, e cioè per le funzioni del fegato, dei reni, del cervello, del polmone e del cuore.
Per queste funzioni di base il cuore è innervato dal sistema nervoso autonomo, vagale, che sfugge al controllo volontario; il sistema vagale rilascia un neurotrasmettitore, l'acetilcolina che, unendosi ad un recettore specifico delle cellule pacemaker e muscolari innesta un meccanismo per cui entra meno sodio e meno calcio nei muscoli cardiaci e quindi il battito cardiaco rallenta e la forza muscolare diminuisce. In caso invece di aumento dell'attività fisica si attiva un altro tipo di sistema nervoso autonomo ,il
sistema simpatico. Come avviene ciò? Nei muscoli in attività si formano varie sostanze ,derivate dal metabolismo muscolare che si legano a dei sensori che inviano impulsi ad alcuni centri cerebrali ,soprattutto l'ipotalamo che, dopo averli analizzati inviano al cuore un impulso nervoso adrenergico e cioè viene rilasciata in corrispondenza del pacemacher cardiaco, e dei muscoli cardiaci un neurotrasmettitore, la noradrenalina, che si lega ad un recettore scatenando un meccanismo per cui una forte quantità di ione sodio e ione calcio entrano nelle cellule muscolari cardiache attivandole in modo molto più forte aumentando la frequenza cardiaca e la forza contrattile del cuore adattando cosi' il sistema cardiocircolatorio alle aumentate esigenze energetiche; dai surreni contemporaneamente viene secreto un ormone, l'epinefrina che ha la stessa azione della noradrenalina sul pacemaker e sul muscolo cardiaco. Inoltre esistono dei sensori sui grossi vasi venosi che sono sensibili alla noradrenalina e alla epinefrina ed innestano un meccanismo che fa inviare più sangue venoso al ventricolo dx. aumentando quindi il volume di sangue che il cuore pompa ogni minuto. Tutti questi meccanismi devono essere insorti subito nella storia dell'uomo e tutti in una volta ,altrimenti non si sarebbe potuti sopravvivere. Come si vede anche questo sistema è altamente progettato, perchè irriducibilmente complesso. La prossima volta vedremo i numeri di questo sistema, perchè senza i numeri giusti si muore