La secrezione dell'ormone antidiuretico ,come abbiamo visto in articolo precedente fa parte di una struttura a complessità irriducibile. In altri termini ,se manca un solo componente il tutto non funziona; devono esistere cosmocettori che sono sensibili alla variazione in meno o in pù della concentrazione di acqua nelle cellule; scatenamento di impulsi nervosi che arrivano alla ipofisi posteriore e che rilasciano l' ADH che è ,un polipeptide composto ,nella sua forma attiva di nove aminoacidi, nella sua forma inattiva ,di 164 aminoacidi , evidentemente, perchè funzioni, deve essere attivato e anche questo è un processo molto mirato. Questo ormone poi si lega a dei ricettori del senso della sete nell'ipotalamo, e soprattutto si lega a dei ricettori presenti nei tubuli distali del rene; questo legame scatena una complessa serie di reazioni a cascata che termina coll'introduzione nella membrana cellulare delle cellule renali di proteine specifiche: le acquaporine le quali hanno la capacità di assorbire l'acqua e il sodio e rimetterlo nel torrente sanguigno
Come si può vedere chiaramente questa struttura è irriducibilmente complessa. E ora veniamo ai numeri che ci vogliono per il controllo dell'acqua. Il nostro corpo contiene circa 42 litri di acqua, il 60% del peso totale. Con la normale attività il corpo perde circa 2-3 litri di acqua al giorno, con una intensa attività può perdere anche 2 -3 litri di acqua all'ora. Il corpo deve controllare la quantità di acqua presente nelle cellule e nel sangue. Una perdita del 5% di acqua equivalente a due litri può causare secchezza delle fauci e senso di sete; una perdita del 10% equivalente a 4 litri di acqua al giorno provoca intensa sete, mal di testa e debolezza, una perdita del 15% equivalente a sei litri causa tachicardia, vertigini e disturbi della concentrazione mentale; una perdita del 20% causa letargia e coma, una perdita del 25% equivalente a 10 litri al giorno causa la morte ma il sistema gastrointestinale provvede ad assorbire con molta facilità l'acqua che viene bevuta .Ogni giorno i glomeruli renali filtrano dal torrente circolatorio ben 180 litri di acqua alla velocità di 7.5 litri all'ora; se tutta quest'acqua fosse eliminata colle urine si morirebbe dopo soli 90 minuti .Ma ciò non accade perchè il 90'% dell'acqua filtrata in un giorno viene riassorbita automaticamente dai tubuli prossimali del rene. Rimangono però 18 litri di acqua che arrivano presso i tubuli distali dei reni e qui l'assorbimento dell'acqua viene controllata con tutti meccanismi descritti prima a seconda delle esigenze dell'organismo. I 18 litri di acqua sono quasi il doppio dei 10 litri sufficienti a causare la morte, interviene allora l'ormone ADH che aumenta di quantità ad ogni 1% di aumento di contenuto di acqua ,cioè di 400 intervenendo questo ormone alla fine il 99% dell'acqua filtrata viene riassorbita ,per cui si ha ogni giorno, una perdita, in condizioni normali solo di 1-1 litro e mezzo di acqua al giorno sotto forma di urina. E' molto difficile immaginare come nel lontano passato evolutivo tutto ciò sia potuto accadere attraverso piccoli passi casuali ;sin dall'inizio questi meccanismi che ho descritto devono essere sorti tutti insieme e contemporanemente , altrimenti ci sarebbe stata la morte degli organismi per mancato controllo! L'organismo deve sapere quanto ADH inviare, quanti recettori di ADH fabbricare, quante proteine acquaporine mettere nelle membrane dei tubuli renali perchè il tutto funzioni e' molto chiaro che esiste una Mente intelligente dietro tutti questi meccanismi.