Abbiamo visto in precedenza che la distribuzione dell'acqua nei vari compartimenti del corpo ubbidisce a precisi parametri in assenza dei quali c'è la malattia e la morte. E precisamente i 2/3 dell'acqua deve essere contenuta all'interno delle cellule e un 1/3 al di fuori delle cellule. Del terzo fuori delle cellule l'80% deve essere distribuito nello spazio interstiziale tra le cellule e i vasi sanguigni e il 20% è presente nel sangue ed è chiamato plasma. Abbiamo visto anche che lo scambio corretto di acqua tra le cellule e lo spazio interstiziale è regolato dalle pompe sodio-potassio; come è regolato invece lo scambio di acqua (e soluti) tra lo spazio interstiziale e sangue? E' regolato dalla presenza e dalla funzione del sistema cardiocircolatorio.
Questo sistema è formato dal cuore e dai vasi sanguigni .Il cuore fornisce colla sua contrazione ritmica l'energia necessaria a far circolare il sangue in tutti i vasi sino all'estrema periferia. Il sangue, avendo una massa obbedisce alla legge d'inerzia secondo la quale un corpo tende a rimanere in quiete se non viene applicata una forza che lo fa muovere. Ebbene il cuore dà questa energia creando nel comparto vascolare una pressione idrostatica ,la stessa che si crea quando l'acqua passa in un tubo o quando l'aria gonfia una gomma. La pressione idrostatica ,in vicinanza del cuore è di circa 100U. e alla periferia nei capillari arteriosi scende a 35U. Nei capillari venosi scende a 15 U. Ora nel sistema circolatorio esistono delle proteine che circolano e in particolare l'albumina sintetizzata dal fegato. Mentre l'acqua e i soluti possono passare ,spinti dalla pressione idrostatica nello spazio interstiziale attraverso i minuscoli pori presenti nei capillari, le proteine ,essendo di grosse dimensioni non possono passare, ed allora l'endotelio dei capillari si comporta come una membrana semi permeabile e nello spazio interstiziale vige, per la presenza dell'albumina in circolo, una pressione osmotica che spinge l'acqua all'interno dei vasi. Questa pressione osmotica è di -25U. per cui nel capillare arterioso la pressione idrostatica supera la pressione osmotica ed acqua e soluti passano dalla parete arteriosa al liquido interstiziale; nel capillare venoso invece la pressione idrostatica è di 15U. e la pressione osmotica all'esterno è sempre di -25U., per cui la pressione osmotica supera di -10 U. la pressione idrostatica e acqua e soluti entrano nel circolo ematico ;il circolo venoso poi arriva al cuore destro e poi ai polmoni dove avviene lo scambio respiratorio co2-ossigeno e dai polmoni il sangue ritorna al ventricolo sinistro del cuore per ripetere il ciclo .L'albumina è quindi la proteina principale presente nel circolo sanguigno capace di regolare la pressione osmotica e quindi gli scambi acqua-soluti dall'esterno all'interno del circolo. La quantità normale di albumina nel sangue è di 5 U. circa, se per una ragione patologica il contenuto di albumina si abbassa, la pressione osmotica nel liquido interstiziale si abbassa anch'essa e quindi l'acqua che entra in circolo è minore e si ha l'edema ,cioè accumulo di acqua nel liquido interstiziale, e meno acqua entra in circolo, si ha quindi una malattia e il paziente avverte stanchezza, vertigini ecc. Si pensa che se l'albumina scende a 1 u. si ha la morte dell'organismo. Non si sa attualmente ancora come il fegato possa regolare la produzione di albumina per questa importante funzione, figuriamoci se tutto questo appena descritto possa essere avvenuto attraverso il caso e la selezione naturale. Ma come fa il corpo a regolare la quantità di acqua totale che deve essere presente nell'organismo perchè esso funzioni bene? E' quello che vedremo in seguito.