Cara redazione, permettetemi ,per una volta di abbandonare le considerazioni strettamente scientifiche ,e poter fare delle considerazioni filosofiche-religiose. Sono ormai avanti con gli anni e dopo una intensa vita da medico durata 45 anni ,mi avvio verso un inevitabile declino fisico, anche se l'intelletto è tuttora in buone condizioni. Da un pò di tempo quindi penso molto alla morte ,mia propria ma anche quella di tutti gli esseri umani. In una visione naturalistica e materialistica della vita la morte è un evento tragico, ineluttabile ,spesso rimosso, ma che determina la fine di ogni progetto ,anche bello e grande, la fine di ogni gioia e anche di ogni dolore ,la fine di ogni affetto ,la fine anche spesso delle nostre persone più care , della contemplazione di questo meraviglioso universo, e questo per ogni individuo che muore, certo restano i discendenti di colui che muore che possono continuare a migliorare il mondo e la società, ma anche loro sono destinati allo stesso destino tragico ,presto o tardi e quindi per ciascun essere umano tutto è vano di quello che si fa… Ma esiste una esperienza religiosa e ultimamente anche scientifica che sfata questo destino ineluttabile.
La prima esperienza è quella di Gesù di Nazaret ,avvenuta duemila anni fa ,ed è la sua resurrezione dai morti in corpo glorioso non più soggetto alla corruzione e alle leggi dell'entropia tipica di questa terra. La risurrezione è avvenuta dopo una morte ignominiosa ed infamante come quella di croce, morte che ha scoraggiato in modo totale i suoi discepoli facendoli credere che tutto ciò che di bello e di buono aveva fatto Gesù fosse stato vano. La sua resurrezione è stata accertata invece sia dalla tomba vuota ,sia dalle apparizioni del risorto in carne ed ossa ai suoi discepoli. Deve essere stata una esperienza sconvolgente e che ha dato luogo essa sola alla nascita del cristianesimo che si basa principalmente e direi proprio unicamente sulla risurrezione di Gesù. La lieta novella del Vangelo è proprio questa ,la risurrezione di Gesù. Senza di essa Gesù sarebbe stato un grande profeta ,o un grande maestro di vita morale ,magari un grande filosofo, ma nulla di più e i suoi insegnamenti ,anche sublimi ,sarebbero simili a tanti altri di filosofi o fondatori di religioni. Ma la risurrezione di Gesù cambia tutto, perchè la morte è stata vinta ,e noi risorgeremo con lui ,all'ultimo giorno ,secondo la sua promessa. Da tutto il contesto del Vangelo e dalle dichiarazioni di Gesù si deduce che Gesù è il figlio di Dio stesso, la seconda persona della ss. trinità. Tutti i racconti della resurrezione di Gesù sono estremamente attendibili e i testimoni sono degni di fede come qualsiasi altro fatto storico. La resurrezione di Gesù ha cambiato tutta la nostra prospettiva di vita .La nostra vita terrena non è la nostra ultima sorte ,c'è un'altra prospettiva più grande ,immensamente più grande ed è la vita oltre la morte ,la nostra vera vita dove non ci sarà dolore, pianto ma solo gioia infinita, indescrivibile ed eterna. Ci saranno cieli nuovi e terre nuove ,come afferma la sacra scrittura. La seconda prospettiva che si contrappone alla morte è una prospettiva sorta nei tempi odierni, e si riassume nelle esperienze di premorte, dette anche in inglese NDE di cui ho parlato in un precedente articolo. Queste esperienze non devono essere confuse con le esperienze allucinatorie nelle malattie mentali o da sostanze allucinogene varie che hanno caratteristiche ben diverse. Queste esperienze avvengono in condizioni di arresto cardiaco o di coma cerebrale profondo con EEG piatto, in cui l'attività cerebrale è spenta anche se momentaneamente. Queste esperienze rappresentano una prova evidente che la coscienza non è causata soltanto dall'attività cerebrale, è autonoma e dimostra quasi sperimentalmente la sopravvivenza dell'anima oltre l'attività cerebrale. anche queste esperienze che sono molteplici e descritte anche in libri da studiosi del sistema nervoso ci danno una grande speranza :non tutto è finito colla morte fisica: non siamo destinati ad essere distrutti e degradati ma abbiamo un destino grande e bellissimo. Scusatemi di questo momento di riflessione spirituale ma volevo rendere esplicita la mia fede nella vita futura che ci attende tutti. Credo anche che questo sia in linea coll'impostazione del vostro sito a cui offro la mia collaborazione Il disegno intelligente della vita e le critiche stringenti al darwinismo vanno anch'esse in questa direzione.