Apparentemente e macroscopicamente la cute, in particolare quella dell'uomo sembra semplice, compatta, in realtà non è cosi: essa è una realtà molto dinamica, è un tessuto formato da vari strati e da vari annessi che hanno l'evidente scopo di proteggete l'organismo dai traumi esterni, o da pericoli infettivi come batteri, virus, parassiti e sostanze estranee che possono penetrare facilmente nell'organismo; essa è formata da vari strati di cellule: il più profondo è lo strato basale formato da cellule cilindriche che facilmente si moltiplicano: la loro moltiplicazione è caratteristica e finemente progettata: infatti le due cellule figlie che derivano da un ciclo moltiplicativo si dividono i compiti: una resta cellula staminale indifferenziata , quindi diventa una cellula di riserva, l'altra invece non si moltiplica ed è destinata alla differenziazione in cheratinocita che è la cellula matura della cute produttrice della cheratina.
Il secondo strato più profondo è lo strato spinoso caratterizzato da prolungamenti detti desmosomi che collegano le cellule tra loro. Le cellule spinose sono le cellule che iniziano a produrre la cheratina che verrà completata nello strato successivo, lo strato granuloso e poi lo strato lucido presente però soltanto nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi; in quest'ultimo strato le cellule si appiattiscono, perdono il nucleo ed infine muoiono producendo l'ultimo strato, lo strato corneo fatto di cheratina e di cellule morte che vengono poi eliminate. Le cellule degli strati più profondi tendono a salire verso gli strati più superficiali e si trasformano diventando cellule produttrici di cheratina che si deposita nello strato superficiale della cute e ricopre anche gli annessi della cute come i peli e le unghie. Ho già detto che le cellule dello strato spinoso possiedono i desmosomi che sono prolungamenti che si attaccano alle altre cellule vicine per mezzo di proteine specifiche che sono le intregrine, grosse proteine transmembrana che si attaccano dal lato citoplasmatico ai microtubuli intra citoplasmatici e dal lato esterno alle integrine delle cellule vicine o alla matrice del collageno extracellulare. Senza le integrine non si potrebbe avere la compattezza della e la saldatura della cute alle altre componenti dell'organismo pluricellulare: si può senz'altro dire che senza le integrine non si potrebbero avere gli organismi pluricellulari! La caratteristica della cute è la produzione della cheratina, una proteina fibrosa che consiste in un monomero ad alfa elica che contiene moltissimi residui di cistina, un aminoacido contenente zolfo che crea ponti disolfuro S-H tra un monomero e un altro omologo formando un dimero; il dimero poi ,unendosi ad un altro dimero forma una protofibrilla di cheratina ,le protofibrille, unendosi tra loro ,sempre attraverso ponti disolfuro formano ulteriori filamenti più grossi determinando cosi' la consistenza e la durezza della cheratina che determina la caratteristica anatomica della cute, ma anche dei peli e delle unghie. La pelle inoltre ,oltre agli annessi piliferi contiene le ghiandole sebacee che secernono il sebo, una sostanza grassa che serve da lubrificante per la pelle. Questa breve descrizione del tessuto cutaneo dimostra una cosa: che esso è stato chiaramente progettato per la funzione che deve avere ;in particolare la cheratina possiede un informazione complessa, specifica e di tipo sintattico, cioè la sua funzione è determinata dalla particolare e specifica posizione degli aminoacidi nella molecola ed anche dalla qualità del tipo di aminoacidi che esistono nella molecola. Senza infatti una quantità notevole di cistina non si potrebbero formare i ponti disolfuro che danno consistenza e resistenza alla cute cheratinizzata. Siamo quindi di fronte ad un grande e meraviglioso progetto dipende da proteine costruite con accuratezza sbalorditiva.