Gentile dott. Michele Bellone,
le nostre posizioni sul neodarwinismo sono decisamente contrapposte e in antitesi, come ho scritto in uno dei miei libri, Dio o Darwin?, il problema è l'interpretazione dei dati scientifici e non la scienza. Ho seguito le sue considerazioni sull'antievoluzionismo e su alcune questioni riportate come fatti scientifici a dimostrazione della tesi evoluzionista, nello specifico il famoso esperimento Lensky (https://www.youtube.com/watch?v=RbtoRaGmfb0) e per questo motivo la invito a partecipare alla trasmissione radiofonica in streming suhttp://www.radioglobeone.it con il prof. Enzo Pennetta; la assicuro nel fatto che la mia conduzione sarà estremamente corretta e impostata nella cordialità. L'intento è quello di comprendere eventuali nostri errori (mondo antievoluzionista), la ringrazio anticipatamente e resto in attesa di una sua adesione alla richiesta.
Cordialmente.
Fabrizio Fratus
Si sa da tempo, la menzogna è la prima arma di coloro che non hanno in realtà la ragione, ed è così che in campo scende Michele Bellone che è dottore di ricerca in Bioingegneria e Bioinformatica, il suo articolo, a sostegno della teoria di Darwin, è una di quelle “cialtronerie” ideologiche di poco conto ma che, purtroppo, abbisognano di specifiche. Il testo dell’articolo lo potete trovare a questo link: http://www.arpa.umbria.it/ o sul sito di Pikaia. Già nelle prime righe si può notare che il Siur Bellone ci spiega che il 50% delle persone in Italia non “credono” nell’evoluzionismo, quindi, lo stesso Bellone, da subito specifica che vi è una necessità specifica per quanto riguarda il neodarwinismo: ci si deve credere… Ma se si deve credere diventa ovvio che tale ipotesi non è dimostrata, anzi, è un atto di fede. L’affermare che alla teoria di Darwin ci si debba credere sconfessa tutto il restante articolo del Siur Bellone.
La psicologia e la psichiatria contemporanee non si trovano in buono stato di salute:
1) La psicologia è frammentata più che mai in scuole, tra loro in feroce disputa, e non ha raggiunto una sintesi accettabile delle sue varie anime. Il solo tentativo serio di fornire una base scientifica affidabile risale ormai ai lontani anni '30 del secolo scorso, quando Kurt Koffka, teorico e divulgatore della teoria della Gestalt introdotta da Wertheimer, scriveva il suo bellissimo (e dimenticato) libro "The principles of Gestalt Therapy", in cui, in pratica, considerava "gli psicologi interpretativi" come una disgrazia. La neuropsicologia, foriera di spunti interessantissimi basati sulle acquisizioni della neuroscienza, ha ben poco a che spartire, ad es., con la scuola psicoanalitica (il rinomato neuropsicologo Chris Frith, che ha effettuato, tra gli altri, importanti studi sulla schizofrenia definisce Freud come "un cantastorie le cui speculazioni sulla mente umana erano in gran parte irrilevanti" (Inventare la mente, Ed. Italiana: Cortina, Milano, 2009).
L’attività di A.I.S.O. è quella di sviluppare un lavoro di contro informazione relativo all’interpretazione materialista sulle origini della vita; da quasi 15 anni ci siamo impegnati nella nostra “mansione” e coerentemente abbiamo presentato documentazioni scientifiche e ragionamenti logici dimostrando quanto segue:
· Il neodarwinismo non è scienza
· L’interpretazione dei dati da parte dei materialisti evoluzionisti non è coerente con quanto rilevato sperimentalmente ed empiricamente
· Le interpretazioni basate sulla ipotesi di un progetto “organico” della vita sono più realiste