“Le tesi di Darwin ebbero una grande influenza nell’ambiente scentifico di quei tempi. Tuttavia, egli era ancora preoccupato, in quanto sapeva che la sua teoria si fondava nelle basi niente affatto solide.

Nel capitolo chiamato “le difficoltà della teoria” (PARTE VI), scrisse: “se si dimostrasse che un organo complesso, non può derivare da una catena di cambiamenti, la mia teoria sarebbe distrutta. (Charles Darwin)”.

Successivamente alla morte di Darwin, il botanico australiano Gregor Mendel formulò i principi dell’ereditarietà.

Nel secolo precedente, venne dimostrato con la “genetica”, che quelle che venivano trasmesse alle generazioni successive, non erano le caratteristiche acquisite durante la vita dell’individuo, ma erano i geni.

Dunque, lo scenario dell’originarsi di una nuova specie con l’accumulo delle caratteristiche acquisite nelle diverse generazioni risultava IMPOSSIBILE. […]

Così, la teoria Darwiniana crollò nei primi anni del XX secolo.

 

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