Per la teoria darwiniana ,avvenendo l'evoluzione da una specie all'altra ed anche da una famiglia all'altra e da un philum all'altro a piccoli passi casuali ,ci dovrebbero essere nei reperti fossili un'infinità di elementi intermedi ,ma in realtà questi elementi non si trovano, e non per una deficienza dei reperti fossili ma proprio perchè questi elementi non esistono ,e questo lo ammette la teoria di Gould degli equilibri punteggiati. In tutta la storia della vita esistono enormi periodi di tempo in cui non c'è evoluzione e periodi di tempo brevissimi in relazione ai tempi geologici in cui avviene un'esplosione di forme viventi le più varie.
Il più importante di questi periodi è il periodo precambriano avvenuto 550 milioni di anni fa, secondo i calcoli degli evoluzionisti. In un periodo di circa 10 milioni di anni si sono formate in modo esplosivo tutte le famiglie ed i philum degli invertebrati, ed anche il philum dei cordati. Il periodo di tempo è brevissimo rispetto al grande numero di nuovi geni che si sono formati per dare origine a questa esplosione e quindi tutto questo non è potuto avvenire col meccanismo darwiniano ,è mancato letteralmente il tempo. Ma nella storia della vita si sono verificate altre esplosioni ,una di queste è l'esplosione dei pesci ,anche avvenuta in tempi brevi. Un'altra è lo sviluppo rapidissimo delle angiosperme, le piante con fiori: esse non hanno antenati evidenti per un periodo di 80 milioni di anni prima della loro comparsa. Anche molti ordini di mammiferi appaiono in modo esplosivo: c'è assenza di forme intermedie tra le famiglie di carnivori e gli ordini dei mammiferi. Esiste ancora un'esplosione degli uccelli, con grandi gruppi di uccelli che appaiono in tempi brevissimi. In altri esempi invece gli evoluzionisti credono di aver trovato forme di transizione. Sarebbe per esempio il caso delle balene che sarebbero derivate da piccoli mammiferi terrestri simili agli ippopotami moderni. Sono stati trovati per esempio animali terrestri coll'apparato acustico delle balene e animali acquatici muniti di zampe anteriori. Però il passaggio dagli animali terrestri e le balene sarebbe avvenuto in tempi molto brevi ,inferiori ai 10 milioni di anni e in questo tempo breve si sarebbe dovuto formare: uno sfiatatoio con la muscolatura e il controllo dei nervi; modifica dell'occhio per la visione subacquea; capacità di bere acqua di mare; arti anteriori trasformati in pinne; modifica della struttura scheletrica; capacità di allattamento subacqueo; origine della pinna caudale e muscolatura connessa; meccanismi per l'isolamento termico. Molti di questi adattamenti richiederebbero più modifiche coordinate di irriducibile complessità: abbiamo visto in un precedente articolo che le modifiche casuali coordinate richiedono tempi lunghissimi .oltre l'età dell'universo. Nel caso delle balene tali modifiche sono arrivate in tempi molto brevi, impossibili col meccanismo darwiniano. Anche l'origine dell'uomo ha dei vuoti di questo genere. Tra gli austropitechi e il genere Homo esiste un enorme gap non colmato dai fossili. In conclusione la storia della vita presenta numerose esplosioni che smentiscono in pieno la teoria darwiniana dell'evoluzione. Viene in crisi anche la teoria dell'antenato comune.